Criteri editoriali

Norme editoriali CERM per autori e curatori

NORME GENERALI.

Il presente documento contiene le norme editoriali che autori e curatori devono seguire scrupolosamente nella redazione di opere che intendono pubblicare nelle collane del Centro Europeo Ricerche Medievali di Trieste.

I testi vanno consegnati in formato word nella stesura definitiva e originale, con spaziatura uno e mezzo (1,5) per il testo e singola (1) per le note. Il carattere di base è il tondo (Times oppure Times New Roman, formato carattere 12 nel testo e 12 per le note. Evitare i doppi spazi nel testo e i doppi rinvii a capo.

Il carattere corsivo è riservato a:

  • titoli (di opere, articoli, volumi miscellanei, etc.)
  • locuzioni e abbreviazioni latine
  • per citazioni di testi latini, classici e medievali (solo nel caso di citazioni brevi poste nel testo, le citazioni lunghe più di tre righe invece vanno, in carattere tondo, in corpo minore carattere 11 e poste a capo in intertesto con rientro e interlinea singola senza essere precedute e seguite da virgolette)
  • per le parole straniere in grafia originale che non sono entrate nell’uso comune (es. Leitmotiv…)
  • per le denominazioni latine di manoscritti

Evitare il grassetto e il sottolineato.

Nel caso di utilizzo di caratteri speciali, l’autore deve consegnare il font scelto (per il greco si consiglia il font Unicode).

Qualora sia indispensabile l’inserzione di immagini, queste devono essere consegnate dopo aver preso accordi con la redazione (redazione@cerm-ts.org) e dopo aver preso le adeguate informazioni e autorizzazioni relative a eventuali copyright (la redazione e il CERM declinano preventivamente qualsiasi responsabilità a riguardo). Per quanto riguarda l’inserimento di eventuali tabelle si raccomanda di prendere contatto con la redazione per evitare problemi successivi nella fase di impaginazione.

Le Note vanno indicate con numerazione progressiva e poste a piè di pagina con uno spazio dopo il numero della nota; nel caso di una monografia la numerazione capitolo per capitolo.

Gli indici saranno fatti dagli autori sulle seconde bozze; o da uno dei curatori nel caso di volumi di atti di convegni e di giornate di studio.

Il nome indicizzato va in tondo, seguito da uno spazio e quindi dal numero di pagina o dai numeri di pagina separati da virgola.

Gli autori sono tenuti a comunicare tempestivamente alla redazione e ai curatori l’esigenza di eventuali e strettamente necessarie modifiche al testo consegnato. Sono ammesse nelle bozze esclusivamente minime correzioni di carattere formale; le correzioni straordinarie, anche sulle prime bozze, saranno addebitate agli autori.

Gli autori di articoli che appaiono in volumi miscellanei, avranno due copie in omaggio del volume e il PDF del loro contributo. I PDF non devono essere pubblicati, né diffusi online senza l’autorizzazione della redazione (compresi i siti come academia.edu).

 

CARATTERISTICHE DEL TESTO

Le CITAZIONI tratte da altre opere, sia in italiano sia in lingua straniera , se brevi (2 righe) entro il corpo del testo testo e tra virgolette alte doppie (“ ”). Per le citazioni latine si utilizzerà il carattere corsivo senza virgolette.

Per le citazioni all’interno di citazioni si utilizzano invece le virgolette alte semplici (‘ ’).

Le citazioni lunghe più di tre righe (indipendentemente che si tratti di opere latine) vanno in carattere tondo, in corpo minore carattere 10 e poste a capo in intertesto con rientro e interlinea singola senza essere precedute e seguite da virgolette

es.

(…) l’entità del dazio che

(…) quilibet homo vel persona, vicinus, civis vel forensis qui conducat vel conducere faciat pisces recentes ad vendendum quod ipsos vendere debeat seu vendi facere super pescaria comuni set solvere comunitati pro quolibet soldo parvolum unum sub pena denariorum XL pro quolibet contrafaciente et qualibet vice. Cuis pene tercia pars sit domini potestatis, tercia accusatori set reliqua comuni Venetiarum et comuni Montisfalconis pro medietate iuxta solitum applicetur. Et statim venditis piscibus idem talis venditor teneatur pecunias presentare camerario dicte comunitatis sive datiario qui pro tempore erit sub pena antedicta ut dictum est applicando;

Le virgolette alte semplici possono essere usate anche per espressioni idiomatiche o per evidenziare un determinato termine.

I RIMANDI DI NOTA vanno messi nel testo prima del segno di interpunzione senza segno di parentesi ( 1 , 7 , 13, ecc.) e devono essere inseriti automaticamente (cioè usando il comando Inserisci nota a pie’ di pagina). Non si devono lasciare spazi tra la parola e il richiamo di nota.

 

CARATTERISTICHE DELLE NOTE

Citazioni bibliografiche

NOME E COGNOME DELL’AUTORE vanno inseriti in nota così:

iniziale puntata del nome e il cognome dell’autore vanno in MAIUSCOLETTO:

es.

P.G. Molmenti

Se gli autori sono più di uno, si registrano i loro nomi e cognomi nell’ordine in cui si trovano sul frontespizio, separati tra loro da un trattino:

  1. Romano – C. Vivanti

TITOLO DELL’OPERA: tra il cognome dell’autore e il titolo dell’opera si pone una virgola.

Il titolo dell’opera (volume o articolo) va in corsivo:

P.G. Molmenti, La storia di Venezia nella vita privata.

 

CITAZIONI SUCCESSIVE DELLO STESSO TITOLO: iniziale del nome e cognome in maiuscoletto, il titolo va abbreviato cit. in tondo senza virgola di separazione:

P.G. Molmenti, La storia di Venezia cit. , pp.

Quando la seconda citazione segue immediatamente la prima, si usa ibid (corsivo) seguito da un punto senza le indicazioni di pagina, qualora ci si riferisca ad altra riga o righe della stessa pagina; con l’indicazione della pagina o delle pagine, quando si tratti di pagina o pagine diverse.

 

ARTICOLO COMPRESO IN UN VOLUME MISCELLANEO o relazione apparsa negli atti di un congresso:

il titolo del contributo, in corsivo, è seguito da una virgola e dal titolo della miscellanea o degli atti del congresso in corsivo, preceduti da: , in quindi dal luogo e dalla data di edizione.

Quando si tratti di atti di convegno, è necessario indicare anche il luogo e la data dello svolgimento, se sono presenti sul frontespizio:

es.

  1. SIMONI BALIS-CREMA, S. Antonio e l’economia della salvezza, in Studi sul Medioevo cristiano offerti a R. Morghen, II, Roma 1974 (Studi Storici, fasc. 83- 92), pp. 907-926.
  2. MORGHEN, Vita religiosa e vita contadina nella Firenze del Duecento, in La coscienza cittadina nei comuni italiani del Duecento. Convegni del Centro di Studi sulla spiritualità medievale, XI (Todi, 11-14 ottobre 1970), Todi 1972, pp. 197-228.

Per un articolo compreso in un periodico: il titolo del contributo, in corsivo, è seguito da una virgola e dall’intestazione del periodico tra virgolette; segue una virgola, il numero del periodico sempre in cifre arabe, l’anno tra parentesi tonde, una virgola e le pagine . L’eventuale numero di serie va inserito prima del numero del periodico e quello di fascicolo dopo il numero di annata:

  1. HENNIG, The Irish Counterparts of the Anglo-Saxon Menologium, “Mediaeval Studies”, 14 (1952), pp. 98-106.

 

NOME DEL CURATORE DI UN’EDIZIONE: l’iniziale puntata del nome e il cognome del curatore di un’edizione vanno in maiuscoletto, preceduti da una virgola e dall’indicazione: a cura di, dopo il titolo dell’opera edita. Se gli editori sono più di uno, i nomi vanno separati da trattino e preceduti dall’indicazione “a cura di”.

es.

Statuta Capitulorum Generalium Ordinis Cisterciensis, a cura di J. M. CANIVEZ, I, Louvain 1933.

Ioachim abbas Florensis, Tractatus super Quatuor Evangelia, a cura di F. SANTI, Roma 2002.

 

NOME DEL CURATORE DI UN VOLUME MISCELLANEO: valgono le stesse regole usate per il curatore di un’edizione

es.

  1. FRUGONI, Scritti su Manfredi, a cura di E. PISPISA, Roma 2006 (Nuovi Studi storici, 72).

OPERE IN PIÙ VOLUMI: il numero di volume si inserisce prima dell’indicazione di luogo e anno di edizione. È facoltativo specificare da quanti volumi è composta un’opera. Nel caso che venga data questa indicazione si scriverà il numero dei volumi in cifre arabe seguite da voll.:

es.

Nuovi studi ezzeliniani, cur. G. CRACCO, 2 voll., Roma 1992 (Nuovi Studi storici, 21).

 

LUOGO E ANNO DI EDIZIONE: il luogo va inserito nella forma data dal frontespizio seguito dall’ANNO di edizione, senza che vi sia una virgola frapposta; entrambi in tondo.

 

TITOLO DI COLLANA: se il volume citato è parte di una collana, il titolo della collana va posto tra parentesi tonde, seguito dall’anno di edizione. L’indicazione del numero di collana va separato con una virgola.

es.

  1. ZABBIA, I notai e la cronachistica italiana nel Trecento, Roma 1999 (Nuovi Studi Storici, 49).

 

L’INDICAZIONE DI PAGINE, NOTE, NUMERI DI DOCUMENTI segue in caratteri tondi nel modo seguente: pagina o pagine (precedute da virgola e abbreviazione p. / pp.): p. 12 / pp. 12-24; eventuale numero di nota (preceduto da nota) e inserimento di virgola dopo le pagine: p. 12, nota 24; eventuale numero di documento preceduto da una virgola dopo le pagine: p. 12, doc. 1.

Nella prima citazione di un articolo o di una relazione di congresso, deve essere data l’intera paginazione, seguita dal numero della pagina cui si intende rimandare:

es.

  1. HENNIG, The Irish Counterparts of the Anglo-Saxon Menologium, «Mediaeval Studies», 14 (1952), pp. 98-106 a p. 101.

 

VOCI DI DIZIONARI: si devono inserire il luogo e l’anno di edizione dopo il numero del volume cui si fa riferimento.

es.

G.B. PICOTTI, Alessandro VI, in Dizionario Biografico degli Italiani, 2, Roma 1960, pp. 196-205.

 

CITAZIONE DI UNA FONTE: la fonte, della quale si conosce il nome dell’autore, deve essere preceduta dal suddetto nome; nel caso che si tratti di fonte latina o greca, questo nome va segnalato in nominativo o in genitivo nel modo indicato sul frontespizio e in maiuscoletto, il titolo in corsivo. Seguono il nome del curatore dell’edizione e gli altri dati bibliografici secondo l’esempio seguente:

es.

Guillelmi de Cortusiis, Chronica de novitatibus Padue et Lombardie, ed. B. PAGNIN, in R.I.S.2 , 12/5, Bologna 1941, pp. 3-96.

Guillelmi de Nangis, Gesta Ludovici IX, ed. H. BROSIEN, in M.G.H., Scriptores, XXVI, Hannoverae 1882, pp. 638.

Ioachim abbas Florensis, Psalterium decem cordarum, ed. K.-V. SELGE, Roma 2009, pp. CCXCVII + 467.

 

CITAZIONE DI SITI WEB Nelle citazioni di siti web, da farsi solo se ritenute assolutamente necessarie, si indica l’indirizzo completo e il giorno dell’avvenuta consultazione. Per le opere enciclopediche, dove non è possibile indicare la paginazione (per es. pagine html, epub, etc.), si utilizza l’espressione “sub voce”:

es.

Epistolae vagantes, ed. H.E.J. Cowdery, Oxford 1972, on line su Intratext Library al n. 5 (ultima consultazione 10 giugno 2012).

Nel caso di consultazione e utilizzazione di contributi /opere pubblicati/e online è necessario fornire nei rimandi bibliografici il sito web esatto (se è possibile anche la data di consultazione).

 

ARCHIVI E BIBLIOTECHE saranno indicati per esteso in prima citazione seguiti dall’indicazione posta tra parentesi tonde “d’ora in poi” e dalla forma abbreviata prescelta per le citazioni successive aggiornate a dicembre 2015 5 Città del Vaticano, Archivio Segreto Vaticano (d’ora in poi ASV).

Il fondo sarà indicato in corsivo.

es.

Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana (d’ora in poi BAV), Vat. Lat., 2337, f. 18r;

Roma, Archivio di Stato, Collegio dei notai Capitolini, 138, c. 15r.

 

Per l’EDIZIONE DI TESTI

Preparazione file word.

Togliere ai paragrafi ogni formattazione speciale.

Le note vanno segnalate con lettere usando il comando Inserisci nota a pie’ di pagina (cfr. supra RIMANDI DI NOTA).

L’apparato di note a un’edizione del testo andrà digitato in corsivo. Nelle note a una edizione di un documento le citazioni di vocaboli tratti dal testo vanno in tondo, mentre le osservazioni del curatore vanno in corsivo.

Salvare in formato word (.doc o .docx)

Abbreviazioni più comuni utilizzabili durante la stesura di una monografia o un contributo in un volume di Atti; in assenza di indicazioni l’autore si deve attenere al criterio della massima chiarezza e uniformità:

art., artt. = articolo, articoli

c., cc. = carta, carte

cap., capp. = capitolo, capitoli

cfr. = confronta

cit. = citato

col., coll. = colonna, colonne

doc., docc. = documento, documenti

  1. = edidit edd. =ediderunt

ediz. = edizione

e.g. = exempli gratia

etc., ecc. = eccetera

f., ff. = foglio, fogli

fasc. = fascicolo, fascicoli

ibid. = ibidem

Id. = Idem

l., ll. = libro, libri

ms., mss. = manoscritto, manoscritti

n., nn. = numero, numeri

p., pp. = pagina, pagine

r, v = recto, verso

r., rr. = riga, righe

reg., regg. = registro, registri

Ser., N. Ser. = serie, nuova serie

s., ss. = seguente, seguenti

s.v. = sub voce

Suppl. = Supplemento

v., vv. = verso, versi

  1. = vedi, si veda

vol., voll. = volume, volumi

 

Per la citazione di autori e opere latine e greche si utilizzeranno quando possibile le sigle del ThLL e del Liddell-Scott.