Sapìa, della nobile famiglia senese dei Salvani, è collocata nel Purgatorio per il peccato di invidia. Lo potremmo meglio definire con il termine tedesco di Schadenfreude, cioè la gioia procurata dalle sventure altrui. Molto meno documentata di Farinata degli Uberti, la donna apparteneva comunque anch’essa ad una stirpe importante, essendo sorella di Ildibrandino Salvani, morto…